Lo scaldacera è un dispositivo elettrico creato per effettuare la ceretta a caldo. La sua funzione è quella di scaldare o sciogliere la cera depilatoria e mantenerla alla giusta temperatura per tutta la durata dell’epilazione.
I modelli di scaldacera disponibili sul mercato sono sostanzialmente 3: a rullo, a barattolo e combinato (entrata barattolo + entrata rullo singola, doppia o tripla). L’ultima variante, nella versione più completa, è quella normalmente presente presso i centri estetici e nei saloni di bellezza.
Lo scaldacera a rullo è un manipolo in ABS in cui vengono inseriti gli appositi supporti rettangolari contenenti la cera pronta. Questa viene riscaldata mediante il collegamento elettrico alla presa di corrente entro un intervallo di tempo compreso tra 10 e 20 minuti. L’applicazione sulla pelle avviene con il rullo già presente nella parte superiore del supporto.
Lo scaldacera a barattolo rappresenta il modello più sofisticato. Collegato alla presa di corrente, esso consente in un tempo medio di 15 minuti di sciogliere o scaldare la cera inserita nell’apposito secchiello. Nel primo caso, il prodotto da inserire è costituito da supporti solidi (possono avere varie forme, in particolare perle e fagioli). In alternativa si può inserire una cera già liquida che va riscaldata.
Si tratta di un particolare composto depilatorio che viene realizzato con una base di resine naturali, le quali, entrando a contatto con la pelle, acquistano la consistenza di una pellicola. Questo tipo di prodotto va preparato necessariamente mediante uno scaldacera a barattolo e poi applicato sulla pelle con la spatola. Per la rimozione, però, non occorrono strisce: é proprio questa la sua particolarità.
Per chi non ha una buona manualità, è preferibile optare per uno scaldacera a rullo. Questo modello consente infatti una distribuzione uniforme della cera in poche e semplici mosse. Via via che si acquisisce una maggiore dimestichezza, si può passare successivamente al modello a barattolo, che consente una maggiore libertà d’uso e la preparazione di una quantità di cera maggiore.
Il modello di scaldacera più completo è senz’altro quello a barattolo. Esistono dei prodotti molto validi tecnicamente e dal funzionamento semplice ed intuitivo. Questi tipi di scaldacera hanno in dotazione, il più delle volte, anche una serie di prodotti ed accessori, da sfruttare in vario modo per ottenere un risultato il più possibile accurato e duraturo.
Sicuramente in questo caso è preferibile scegliere un manipolo singolo, che si presta facilmente ad essere contenuto in qualsiasi tipo di bagaglio. Tuttavia, anche gli scaldacera a barattolo attualmente presenti sul mercato, sono realizzati in materiali resistenti e antigraffio e risultano compatti, leggeri e maneggevoli: caratteristiche che consentono una trasportabilità ottimale. Ideali in questo senso sono i prodotti forniti da Luollove, Melcap e Pro Wax.
Per la depilazione di parti piccole e/o irregolari è consigliato di utilizzare uno scaldacera a barattolo. In alternativa è possibile acquistare uno specifico erogatore a rullo. Si tratta di modelli che funzionano esattamente come i manipoli a grandezza standard, ma sono dotati da una piccola testina rotante di precisione, ideata proprio per facilitare l’applicazione della cera in determinate parti del corpo. Questi prodotti sono senza dubbio i più richiesti da coloro che non intendono rinunciare alla semplicità d’impiego di uno scaldacera a rullo.
Gli accessori più comunemente presenti nei modelli a rullo sono: le ricariche di cera, solitamente in un paio di varianti, e un pacchetto di strisce per effettuare gli strappi. Quelli più caratteristici degli scaldacera a barattolo sono invece costituiti dal prodotto depilatorio (presente in un barattolo di cera pronta o costituito da sacchetti contenenti supporti da sciogliere) e da spatole per l’applicazione.
Gli scaldacera a rullo hanno al loro interno una determinata quantità di cera che è invariata in tutti i modelli (normalmente si tratta di 100 ml per supporto). Esistono però delle apposite basi elettriche che consentono di scaldare fino a 3 rulli di cera: in tal modo è possibile depilare un numero maggiore di zone. Uno scaldacera a barattolo ha invece una portata sempre superiore, che in generale risulta pari a 400 o 500 ml di prodotto depilatorio: è quindi la scelta più oculata per chi è abituato ad effettuare la ceretta su ogni parte del corpo o per chi condivide l’apparecchio con altre persone all’interno della stessa abitazione.
La potenza di uno scaldacera condiziona la velocità di riscaldamento dell’apparecchio. Negli scaldacera a barattolo può oscillare dai 90 ai 300 watt in base alle dimensioni del dispositivo ed alle sue caratteristiche tecniche. Per un uso domestico, è consigliato l’impiego di un modello con potenza pari a circa 100 – 110 watt. Gli scaldacera a rullo presentano invece generalmente un valore inferiore, pur garantendo prestazioni di riscaldamento altrettanto valide: un manipolo singolo, ad esempio, ha una potenza compresa solitamente tra i 40 e i 50 watt. La differenza di potenza tra i due modelli è data quindi essenzialmente dalla specificità del loro funzionamento.
Dipende dal modello e dal termostato che ne regola il funzionamento. Normalmente comunque una temperatura tra i 70 e gli 80 gradi centigradi è sufficiente a sciogliere qualsiasi tipo di composto depilatorio. Per mantenere la cera alla giusta consistenza per tutta la durata dell’epilazione, invece, basta regolare il livello termico dell’apparecchio su un valore compreso tra 40 e 50 gradi centigradi.
L’alimentazione di uno scaldacera può essere in genere sia a batteria che a corrente alternata. Quelli costituiti da batterie consentono naturalmente una maggiore praticità d’uso in qualunque situazione. Bisogna però ricordarsi sempre di verificare a priori che il livello di carica delle batterie in uso, permetta di effettuare tutte le operazioni di depilazione che abbiamo programmato.
Anche in questo caso la differenza è data dalle caratteristiche tecniche dello specifico prodotto. Ad ogni modo, l’intervallo di tempo che, dall’accensione, permette all’apparecchio di raggiungere la temperatura ideale a scaldare e sciogliere la cera, risulta al massimo di circa 15 minuti. Nella stagione più calda i tempi potrebbero facilmente abbreviarsi.
I modelli offerti attualmente dal mercato sono molto evoluti eppure semplici da usare, perché pensati anche per un uso domestico. Sicuramente il modello a rullo rimane quello più semplice da adoperare. Ma anche gli attuali modelli a barattolo, grazie ad una serie di accorgimenti tecnici o alla presenza di un display, consentono di ottenere un’informazione immediata e precisa e, dunque, anche un uso estremamente facilitato.
Ogni scaldacera immesso sul mercato rispetta la normativa a cui sono assoggettati tutti i dispositivi ideati per la cura ed il benessere della persona. Poi naturalmente, il fatto di selezionare un marchio riconosciuto nel settore è senza dubbio una garanzia di qualità in più, perché permette di fruire anche di una serie di funzioni di sicurezza avanzate, che rendono il prodotto ancora più sicuro e performante.
La ceretta a freddo è quella praticata con le apposite strisce già contenenti la cera. Queste vengono riscaldate mediante lo strofinamento tra le mani e poi scollate tra loro ed applicate, una per volta, direttamente sulla pelle nel senso di crescita dei peli. Lo strappo avviene con la striscia stessa, con l’unica accortezza di operarlo nel senso contrario.
Il livello di dolore è pari a quello prodotto dalla ceretta a freddo, perché correlato essenzialmente allo strappo. Dipende molto dal tipo di pelle che si ha e anche dalla propria soglia personale di dolore, nonché dalla quantità e durezza dei peli da estirpare nella specifica zona. Ricordiamo a tal proposito che, praticando con costanza la ceretta a caldo, si ha una progressiva diminuzione della densità di peli e della loro consistenza: condizioni che ne facilitano sempre di più l’estirpazione e limitano la sensazione di malessere ad essa correlata.
Un consiglio molto semplice, da seguire subito prima della depilazione, è quello di spolverare un piccola quantità di borotalco, specie sulle parti più delicate e soggette a fenomeni di arrossamento, come la zona bikini. Questo prodotto ha infatti la proprietà di assorbire l’umidità naturale della pelle e consente alla striscia di aderire meglio e svolgere il suo compito in modo efficace ma meno invasivo. Un accorgimento fondamentale nell’operazione propria dello strappo è invece quella di tenere la pelle ben tesa con la mano libera mentre l’altra effettua il tiraggio: in questo modo non solo si contiene il fastidio a livello cutaneo, ma si favorisce anche una depilazione più precisa e curata.
Normalmente no, ma ricordiamo che in alcun modo la ceretta va effettuata su pelle danneggiata da ferite o da escoriazioni. Qualsiasi tipo di cera (a freddo, a caldo, brasiliana) è inoltre sconsigliata per tutti i soggetti che soffrono di vene varicose o manifestano una certa fragilità capillare. Solamente in questi casi si raccomanda di ricorrere a metodi di depilazione più blandi e leggeri, come il rasoio, anche se certamente risultano essere meno efficaci e duraturi.
Il primo fondamentale accorgimento per far sì che il proprio scaldacera duri nel tempo è quello di pulire i residui di cera al termine di ogni utilizzo. Questa non è solo una norma di buona igiene, ma risulta anche il primo passo per una pulizia accurata. Quando la cera è ancora calda, infatti, può essere rimossa con maggiore facilità. Basta spegnere il dispositivo e passare sui residui un’apposita striscia per la ceretta: in questo modo la rimozione sarà rapida e non comprometterà in alcun modo la tenuta del prodotto. Se si utilizza del cotone idrofilo, infatti, esso potrebbe facilmente attaccarsi al composto e risultare ancora più difficile da eliminare. Al contrario, un panno ruvido potrebbe graffiare le pareti del dispositivo.
Gli scaldacera di buona qualità non presentano alcun problema di usura, anche con un uso frequente e prolungato. Resta inteso che, a garanzia di ciò, siano sempre rispettate le corrette norme di pulizia e manutenzione, riportate solitamente anche nel libretto d’istruzioni di ciascun prodotto.
Per i modelli a rullo singolo il prezzo risulta generalmente compreso tra i 20 ed i 30 euro. Può arrivare a 45 euro circa se si tratta di un fornello per manipoli ad entrata doppia e tripla. Gli scaldacera a barattolo hanno invece un costo che va dai 20 euro dei modelli base ai 50 euro circa di quelli più completi. La variazione dipende, oltre che dalle caratteristiche tecniche, anche dagli accessori offerti in dotazione.
Dipende dall’uso che s’intende fare dell’apparecchio. I fornelli combinati costano di più ma sono certamente da preferire se il dispositivo dovrà essere adoperato abitualmente da più persone. In questo caso è infatti opportuno avere sempre a disposizione una maggiore quantità di cera ed anche la possibilità di variare i composti depilatori ed il loro impiego in base alle singole esigenze: tutti vantaggi che permettono di abbattere in breve tempo il prezzo tendenzialmente più alto di un dispositivo combinato.
Segnaliamo tra le altre Veet, Breett, Labor Pro Life, Pro Wax, Luckyfine e Muster. Offrono tutte un’ampia scelta di modelli, prestazioni ed accessori in grado di soddisfare ogni possibilità di spesa e molteplici esigenze di utilizzo. Il consiglio è comunque sempre quello di orientarsi su un prodotto che rispecchi le proprie reali intenzioni di utilizzo e di tenere in conto se l’apparecchio dovrà essere usato in condivisione con altre persone ed eventualmente anche con quale frequenza.