Molte donne sono dubbiose nello scegliere lo scaldacera più adatto alle loro esigenze. Oggi in commercio si trovano molti modelli ed è per questo che scopriremo le caratteristiche del prodotto per indirizzarvi ad una giusta scelta.
Lo scaldacera
Prima di iniziare a parlare nel dettaglio dello scaldacera, è importante precisare quelli che sono i due principali metodi di depilazione al momento diffusi: la cera a caldo e la cera a freddo. Ci soffermeremo maggiormente sul primo metodo che è quello che implica l‘utilizzo dello scaldacera. La cera a freddo, infatti, comporta l’uso di strisce che possono anche essere scaldate con le mani o con un’asciugacapelli.
La ceretta a caldo, invece, si effettua utilizzando una specifica cera combinata con altri composti ad una temperatura uguale o al di sopra dei 40 gradi. La miscela andrà applicata nella zona del corpo che vogliamo depilare, sulla quale andremo a passare il rullo seguendo la direzione di crescita dei peli. Questo metodo di depilazione, seppur più complicato, garantisce rispetto a quella a freddo dei risultati migliori e più duraturi nel tempo fino a 4-5 settimane. Si consiglia questa pratica a chi ha dei peli abbastanza ostinati da eliminare e sopratutto a chi ha una certa esperienza e manualità, altrimenti si potrebbero ottenere risultati opposti da quelli desiderati.
Se si sceglie quindi la cera a caldo, lo scaldacera diventa uno strumento fondamentale per la riuscita della depilazione. Vediamo a cosa serve principalmente:
- evita di scottarci e di sbagliare la temperatura
- mantiene la temperatura costante della cera
- ci fa risparmiare tempo
Se non si è particolarmente esperti nell’uso dello scaldacera è consigliabile farsi guidare all’acquisto per capire quale modello è più adatto alle proprie esigenze di depilazione e al proprio livello di utilizzo.
I modelli di scaldacera
Esistono due tipologie di scaldacera, quello a rullo e quello a barattolo. Il primo è molto simile ad un deodorante roll-on che si applica direttamente sulla parte da depilare. Serve per stendere la cera su tutta l’aerea interessata, è piccolo ed è facile da utilizzare. Questo tipo di scaldacera per funzionare deve essere sempre connesso alla corrente elettrica e permette di dosare in modo corretto la cera. Si tratta di un modello perfetto per i principianti, molto maneggevole che permette di evitare fuoriuscite di cera su altre superfici. E’ anche un rimedio piuttosto economico, in quanto quando il rullo si esaurirà, sarà sufficiente comprare una ricarica per effettuare nuovamente la depilazione.
Lo scaldacera a barattolo invece prende il nome proprio dalla sua forma, ed è particolarmente utilizzato nei centri estetici. E’ senza dubbio un metodo meno adatte alle mani inesperte, ecco perché lo usano prevalentemente le estetiste professioniste. Come funziona? La cera va riscaldata all’interno di questo barattolo e poi bisogna prelevarla con uno strumento apposito. Solitamente si utilizza una spatola monouso, che permette quindi di utilizzare la cera su più persone rispettando comunque le norme di igiene. Paragonato al modello a rullo, questo può contenere una quantità maggiore di cera. I risultati con lo scaldacera a barattolo sono senza dubbio più professionali, ma risultando meno pratico e maneggevole bisogna essere molto sicuri prima di utilizzarlo, per evitare di ottenere risultati opposti e di farsi male.
La potenza dello scaldacera
E’ consigliabile prestare attenzione anche alla potenza dello scaldacera che si sceglie. Se decidiamo di comprare uno scaldacera a barattolo , la potenza si aggirerà intorno ai 2000 Watt e ai 3000 nei modelli più professionali. Se invece ne acquistiamo uno a rullo dovrà avere una potenza di 40 o 45 watt. In questo caso il dispositivo riuscirà a riscaldarsi in circa 20 minuti e starà noi decidere se il tempo di attesa è troppo oppure no.
Le funzionalità dello scaldacera
Per scegliere lo scaldacera più adatto alle proprie esigenze bisogna tenere in considerazione anche altri aspetti come le funzionalità di cui sono dotati. Vediamole insieme:
- spegnimento automatico: gli scaldacera dotati di questo sistema costano un pò di più ma sono particolarmente utili per chi è principiante e non vuole rischiare di ustionarsi. Una volta raggiunta una soglia di calore smettono di funzionare.
- indicatore: è un dispositivo sempre legato allo spegnimento quando si raggiunge la temperatura massima. Un indicatore a led inizierà a lampeggiare per evitarci scottature.
- termostato regolabile: grazie a questo strumento è possibile decidere la temperatura desiderata fino a 50 gradi e mantenerla costante durante la durata del trattamento.
Altre aspetti dello scaldacera
Per avere una visione completa dello scaldacera consigliamo di conoscere anche altri aspetti che vi aiuteranno a comprare il modello più adatto a voi.
Tra questi:
- la portabilità: ovviamente questo è legato al tipo di utilizzo che si farà dello scaldacera. Se avete abitudine di viaggiare spesso sicuramente avrete bisogno di un dispositivo leggero e facile da mettere in valigia.
- velocità di riscaldamento: alcuni scaldacera impiegano anche meno di 15 minuti per riscaldarsi, altri invece fino a 45 minuti o anche di più.
- alimentazione: esistono due modi, a batteria o con la corrente elettrica. Quelli a batteria tendono a scaricarsi maggiormente durante l’uso, gli altri ovviamente non funzionano se la corrente elettrica viene a mancare.